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Consiglio Comunale del 28 giugno 2016 - Proposta popolare per l'affidamento a terzi della gestione del servizio idrico.

DICHIARAZIONE DA ALLEGARE AL CORPO DELLA DELIBERAZIONE - “Proposta di deliberazione di Iniziativa popolare “Approvazione modalità di affidamento della gestione e manutenzione del servizio acquedotto comunale, della rete idrica, della rete fognaria e del sistema di depurazione del Comune di Sersale”, predisposta dal gruppo di maggioranza”:

 

Prima di entrare nel merito della proposta popolare di cui si discute sarebbe necessario ricevere chiarimenti puntuali in merito ad alcune carenze formali del testo della delibera.

Innanzitutto nel preambolo della deliberazione manca qualsiasi riferimento alle modalità di raccolta firme a sostegno della proposta popolare. Si chiede:

  • Il protocollo dell’istanza di presentazione delle sottoscrizioni od eventuali richieste di date, spazi e luoghi pubblici per l’eventuale raccolta firme – infatti, a norma dello statuto devono intercorrere 30 giorni dal ricevimento della proposta fino alla sua formale approvazione;
  • Il parere di regolarità amministrativa di competenza del Segretario Comunale in merito all’ammissibilità della proposta – infatti, l’art. 35 dice che è necessario il parere del Segretario comunale oltre a quelli dei responsabili delle aree interessate;
  • Le comunicazioni dei suddetti pareri e dell’eventuale proposta del Sindaco ai gruppi consiliari formulati entro 15 giorni dal ricevimento dell’istanza dei cittadini sottoscrittori;
  • Le valutazioni istruttorie di fatto e di diritto come previsto dalla legge sul procedimento amministrativo vigente;
  • Il parere del revisore unico contabile formulato e messo a disposizione dei consiglieri comunali almeno tre giorni prima della discussione consiliare.

 

Si richiede al Segretario comunale, in qualità di organo di assistenza amministrativa, di esprimere ed includere al corpo della deliberazione parere sulla regolarità dell’atto: è ammissibile procedere alla discussione e votazione dell’atto proposto senza questi fondamentali presupposti di diritto? È ammissibile che l’atto non contenga nessun riferimento all’istanza dei cittadini?

Premesso ciò, è doverosa un’esegesi della Proposta di deliberazione popolare “predisposta dal gruppo di maggioranza” – a tal riguardo si chiede un chiarimento: sono i cittadini (e quanti) o i consiglieri di maggioranza a proporre il testo di cui si discute?

 

  1. L’ACQUA DIRITTO UNIVERSALE E BENE NATURALE CHE NON POTRÀ ESSERE MAI NEGATO A NESSUN CITTADINO: una precisazione superflua dato che questa amministrazione si è già espressa a sostegno di tale principio con Del. Cons. n. 30 del 14.06.2016 e n. 18 del 18.08.2015.
  2. POTESTÀ TARIFFARIA IN CAPO AL COMUNE: dire che sarà il Comune a stabilire le tariffe è di un’ovvietà sconfortante; in caso contrario, saremmo davanti ad un’amministrazione che abdica non solo alla gestione dei servizi pubblici, ma perfino alla normale attività amministrativa propria.
  3. PREVISIONE DI UN CANONE A CARICO DEL GESTORE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO (ACQUA E FOGNATURA) CON UNA BASE DI PARTENZA DI ALMENO 50.000,00 ANNUI DA CORRISPONDERE AL COMUNE PER OGNI SERVIZIO: i cittadini proponenti (o i consiglieri di maggioranza) in base a quale calcolo economico e in base a quale dichiarazione di scienza e tecnica hanno stabilito che 50.000€ sono un canone adeguato e profittevole per un’azienda privata?
  4. NESSUN AUMENTO DI COSTI PER I CITTADINI CHE CONTINUERANNO A PAGARE SECONDO LA TARIFFA STABILITA DAL COMUNE: Progetto Sersale ha rinomate capacità divinatorie: i cittadini continueranno a pagare la tariffa comunale ma non si precisa che questa tariffa può aumentare. Nel 2015 la fattura di SoRiCal al comune (333.758€) è aumentata del 25% rispetto a quanto impegnato in bilancio, le tariffe dell’acqua sono aumentate di 0,05€ per il costo a gravità (0,25€) e 0,06€ per quella a sollevamento solo nel 2015 (0,42€), quindi se non si riduce la quantità di acqua acquistata da SoRiCal è inutile millantare “Nessun Aumento”. Il futuro gestore privato acquisterà e rivenderà acqua al comune aumentando il numero di intermediari nel servizio di distribuzione e ad ogni intermediario aumentano i prezzi. Inoltre, dato che sono i cittadini a pagare i 900.00 m3 di acqua (di cui il 70% sprecata), al privato non interessano le tariffe perché emetteranno fattura al comune proprio come fa oggi SoRiCal. Quindi in linea di principio tra pubblico e privato non ci sarebbe alcuna differenza per i cittadini!
  5. SOSTITUZIONE DEI CONTATORI TRADIZIONALI ANALOGICI A ROTELLE CON CONTATORI DIGITALI CHE DANNO MAGGIORI GARANZIE AI CITTADINI: i contatori digitali non offrono maggiori garanzie, sono numerosi i casi segnalati da associazioni di consumatori (anche per grossi gestori privati come Enel ed Eni) di truffe mediante manomissione a mezzo hacker o errata taratura. Come sono notissime le manomissioni dei contatori tradizionali, quindi anche in questo caso non cambia nulla per i cittadini. Se si vuole aiutare i cittadini bisogna aumentare i controlli, come si faceva con le letture dei dipendenti comunali e col dato storico dei consumi: invece questa amministrazione ha dismesso il servizio di lettura per adottare un sistema di autolettura che non ha dato alcun risultato in termini di scoperta di evasioni ed elusioni.
  6. CONTABILIZZAZIONE DEI CONSUMI CON CADENZA BIMESTRALE E NON IN UNICA SOLUZIONE: anche questa è un’operazione a vantaggio dei privati. Il pagamento bimestrale impone l’aumento del numero di bollette da pagare (da una a sei) e di conseguenza delle commissioni bancarie o postali a carico dei cittadini. Dato che a Sersale ci sono 2400 utenze, stiamo parlando di 25.920€ in più a carico dei cittadini e a vantaggio di soggetti privati. Se proprio si vuole facilitare i pagamenti, perché non si adotta lo stesso sistema per IMU e TARI, dato che in bilancio leggiamo la costante re imputazione all’esercizio successivo del 40% delle imposte non pagate?!
  7. GESTIONE DA PARTE DELL’ASSEGNATARIO DELL’IMPIANTO DI DEPURAZIONE SENZA ONERI AGGIUNTIVI A CARICO DEL COMUNE: se il comune non ha oneri per il depuratore significa che non ne è responsabile. Sappiamo tutti come funzionano i depuratori del litorale, conosciamo tutti i contenuti dell’inchiesta Poseidone sullo sversamento fognario in mare per gravi inadempienze dei gestori dei depuratori. Il Sindaco è autorità di protezione civile, in caso di malfunzionamento avrà il potere di intimare ad una grossa azienda di ripristinare i danni ambientali provocati da un eventuale malfunzionamento del depuratore privato? Altri comuni che hanno invece internalizzato il servizio hanno fatto economie: il comune di Saracena gestisce con personale proprio l’impianto con una spesa di 25.000€ annui. 
  8. MANUTENZIONE DI TUTTO IL VERDE PUBBLICO SENZA ONERI AGGIUNTIVI PER IL COMUNE: quale privato si accolla una rete colabrodo e si offre di mantenere il verde pubblico senza oneri per il comune? Oltre a ciò, nell’agosto scorso abbiamo approvato il regolamento sul volontariato nel quale sono previste attività di manutenzione del verde pubblico e del decoro urbano. E infine, nel capitolato speciale d’appalto sul servizio rifiuti, è previsto la “Pulizia e raccolta delle erbacce e del terriccio ai margini delle strade e delle piazze”: è sotto gli occhi di tutti lo stato delle strade e delle piazze – pulite occasionalmente da cittadini, in giornate ecologiche o quando vengono affidati gli operai idraulico-.forestali – se quest’amministrazione non riesce ad imporre ad un’azienda locale il mantenimento di un servizio pagato, vogliamo credere che riuscirà a farlo rispettare senza oneri aggiuntivi per un privato?
  9. OBBLIGO DI IMPIEGO DI MANODOPERA LOCALE PER TUTTI GLI INTERVENTI DI MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA SULLE RETI: ancora una volta i proponenti dimostrano di non conoscere le leggi in materia di lavoro: nessuno può imporre ad un attore privato l’utilizzo di personale locale, poiché questo significa violare l’eguaglianza dei lavoratori e le scelte aziendali dei privati. Oppure dobbiamo supporre che i cittadini proponenti hanno già un accordo sottobanco con i probabili aggiudicatari delle concessioni per cui saranno assunti. Se così fosse, questi proponenti non stanno facendo gli interessi pubblici ma solo i loro!
  10. OBBLIGO DI IMPIEGO DI MANODOPERA LOCALE PER LA SOSTITUZIONE DI TUTTI I CONTATORI E PER LA MANUTENZIONE DEL VERDE PUBBLICO: idem come sopra.
  11. POSSIBILITÀ DI UTILIZZARE LE SOMME DEL CANONE ANNUO PER PROGRAMMARE INTERVENTI DI CAPTAZIONE DI SORGENTI PER RIDURRE LA DIPENDENZA DA SORICAL: crea compiacimento la volontà di ridurre la dipendenza da SoRiCal dato che il sottoscritto lo ripete ad ogni approvazione di bilancio da quando siede in consiglio. Però è doverosa la domanda: come mai le sorgenti Salice e Vecchiarello sono state destinate esclusivamente a pochi utenti o poche zone rurali, anziché incrementare l’acqua da sorgente per ridurre l’acquisto di acqua a sollevamento? Sarebbe oltremodo illogico: se il privato promette risparmi a che serve sprecare il canone per ricaptare le sorgenti? Ancora una volta i proponenti mostrano di conoscere pienamente il dato strutturale del servizio idrico comunale!
  12. POSSIBILITÀ DI UTILIZZARE LE SOMME DEL CANONE ANNUO PER ABBASSARE LE TARIFFE DEI CITTADINI O PER PROGRAMMARE INTERVENTI A FAVORE DELLE FASCE DEBOLI DELLA CITTADINANZA: i proponenti evidentemente sanno come moltiplicare i canoni. Facendo due semplici calcoli il comune dovrebbe concedere 3 servizi per almeno 50.000€ ciascuno. Quindi i 150.000€ di canone a cosa vanno destinati? Alla ricaptazione, all’abbassamento delle tariffe o a interventi per le fasce deboli? Il nostro timore è che finiranno come sempre per pareggiare i bilanci. Progetto Sersale ha dimenticato di destinare all’OSL la quota per finanziare la massa passiva, figuriamoci se ricorderà di destinare ai cittadini deboli l’incasso della svendita dei beni comuni… nel testo della proposta ci sarebbe dovuto essere piuttosto scritto “istituzioni di fondi vincolati alla tutela delle risorse idriche o delle fasce deboli”.
  13. CREAZIONE DI UN UFFICIO DA PARTE DEL GESTORE CHE SI OCCUPERÀ DI OGNI NECESSITÀ DEI CITTADINI RELATIVAMENTE ALLE UTENZE IDRICHE E FOGNARIE: tutti i cittadini conoscono i Servizi Clienti delle grandi multinazionali (call center e applicazioni internet che non rispondono mai!). Finora i cittadini hanno avuto la possibilità di incontrare i dipendenti o gli amministratori per fare presenti guasti e disservizi, magari riuscendo dopo qualche mese (o dopo qualche causa civile) a ottenere il ripristino del servizio. Con una grossa azienda quale cittadino avrà lo stesso potere negoziale?
  14.  POSSESSO PER IL GESTORE DELLA QUALIFICA DI ENERGY SERVICE COMPANY (ESCO) PER L’UTILIZZO DELLE RETI PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA CON INCASSI PER IL COMUNE: l’ultimo punto svela l’arcano che spinge sempre Progetto Sersale a preferire i privati agli interessi pubblici. Se un gestore può produrre energia elettrica ai serbatoi, è abbastanza chiaro che più acqua passa più corrente si produce. Quindi al privato non interesserà mai ridurre gli sprechi (anche perché li pagano i cittadini), quanto piuttosto fare in modo che aumenti il consumo di acqua. E poi, se è così vantaggioso, perché non provvede il comune a installare il mini-idroelettrico? Perché non utilizzare i guadagni per finanziare assunzioni e più manutenzioni? Perché il guadagno deve essere privato?
  15.  PROPOSTA DI EMENDAMENTO: INTRODUZIONE DI PREMIALITA’ O PENALITA’ PER IL GESTORE: dato che l’obiettivo da perseguire, secondo i cittadini proponenti, è il risparmio di risorsa idrica è ammissibile dare indirizzo all’ufficio tecnico di introdurre una clausola per il futuro gestore. “Qualora il gestore realizzi economie nel consumo idrico almeno pari al 10% del volume dell’anno precedente (calcolato in base alla fatturazione SoRiCal) il canone annuo viene ridotto del 5% percento; qualora, invece, si realizzino aumenti di consumo idrico pario o superiori al 3% del volume dell’anno precedente, il Gestore è tenuto a versare, in aggiunta al canone annuo, una penale pari al 30% del canone stesso” – tutto ciò al fine di incentivare la tutela della risorsa idrica.

 

Sicuramente i cittadini proponenti avranno pensato a questo sistema perché sanno che l’Amministrazione avrebbe preferito solo favorire il privato. Crediamo che questo sia un giusto correttivo che possa coniugare economicità ed efficienza del servizio privato.

Noi rimaniamo dell’opinione maturata dall’esperienza di lotta che ovunque c’è un privato aumentano i costi: non è pregiudizio ideologico, è la legge di mercato!

Il mercato è spietato: i fallimenti aziendali, le svendite dei beni comuni, le alienazioni dei diritti collettivi, i disservizi, tutto ciò ricade sui cittadini. E a quel punto la gente ricorderà chi è stato a privatizzare: apostrofandovi come i Mercanti dell’acqua!

Sersale, 28 giugno 2016       

                                                                     Il Consigliere Comunale

Antonio Borelli

PS: 

Abbiamo chiesto pareri tecnici al revisore e al segretario e li abbiamo fatti trascrivere agli atti. 
Ciò ci servirà per valutare la regolarità delle scelte di progetto Sersale.

Ora vigileremo sugli atti successivi per comprendere le mirabolanti promesse della privatizzazione: nessun aumento di tariffe per i cittadini, manutenzione della rete, risparmio idrico.

La nostra battaglia non è persa: al consiglio abbiamo smascherato l'inadeguatezza di Progetto Sersale. Di sicuro è stata messa una seria ipoteca sull'acqua pubblica, ma voi sapete chi è il responsabile dei disservizi futuri.

Noi abbiamo messo in guardia su tutti i rischi, ora progetto Sersale non può dire di aver fatto tutto in buona fede.

Continuiamo a lottare, perché si scrive acqua ma si legge democrazia.

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