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Consiglio Comunale del 24 luglio 2017 - Resoconto dei lavori: Regolamento del Consiglio

Il 4 luglio scorso abbiamo presentato all'indirizzo del consiglio una "Proposta di Regolamento del Consiglio Comunale" per garantire una maggiore partecipazione e controllo ai cittadini. Il nostro regolamento chiedeva maggiori garanzie per i consiglieri comunali nella fornitura delle carte preparatorie al consiglio, in materia di accesso a tutte le informazioni e soprattutto la garanzia della diretta streaming del consiglio.

Guardando la convocazione dell'ultimo consiglio sembrava che Progetto Sersale volesse discutere di un regolamento che non fa comodo solo a noi, ma è un insieme di regole valide per tutti i consiglieri comunali, presenti e futuri, una maggior tutela dei cittadini e delle prerogative del consiglio.

Senonché Progetto Sersale ha sottoposto al Consiglio una 'sua' proposta di regolamento: grosso modo entrambe le bozze si assomigliano, ma con alcune sostanziali differenze su ciò che più riteniamo importante.

Come abbiamo evidenziato nella seguente dichiarazione agli atti, abbiamo proposto degli emendamenti migliorativi della bozza di Progetto Sersale, al fine di trovare una sintesi condivisa, poiché si tratta delle regole di tutti:

  1. Innanzitutto abbiamo cercato di ridurre i tempi di attesa per avere gli atti dagli uffici, da 15 giorni a 7;
  2. abbiamo chiesto che vengano garantiti 5 giorni effettivi di accesso prima del consiglio (il tempo tra la convocazione e il consiglio), e di non conteggiare a tal fine il sabato e la domenica, giorni in cui gli uffici sono chiusi;
  3. abbiamo proposto - anziché una diretta streaming che va autorizzata volta per volta, che va realizzata senza salti o tagli o commenti - una diretta interamente realizzata da personale comunale, da pubblicare su un canale YouTube istituzionale del comune (in fondo sarebbe servito solo un portatile e una webcam!).

Oltre a queste proposte sostanziali, rispetto alle quali non potevamo venire meno agli impegni presi con gli elettori, avevamo proposto altri piccoli correttivi per rendere meno farraginoso un regolamento che a noi sembra piuttosto complicare che semplificare l'accesso e la partecipazione dei cittadini.

Progetto Sersale non ha inteso minimamente accettare tali proposte, nessuno degli emendamenti è stato accettato. A questo punto, venendo meno la condizione del dialogo (come è avvenuto con il Presidente del Consiglio), abbiamo deciso di non approvare il regolamento di una parte sola. Il metodo di Progetto Sersale non è cambiato: alla fine comanda sempre uno solo!

Come si può ascoltare nella diretta facebook, dopo un'ora di discussione puntuale, dopo la nostra apertura di discutere solo la bozza di Progetto Sersale anziché andare al muro contro muro con la nostra, l'amministrazione comunale ha rigettato tutti e tre i punti salienti: tempi di accesso agli atti, tempi di accesso agli uffici e modalità dello streaming.

Non era forse una proposta ragionevole ridurre i tempi per avere le risposte dagli uffici da 15 a 7?

Non era forse ragionevole garantire 5 giorni di apertura effettiva degli uffici prima di ogni consiglio?

Non era forse ragionevole evitare dirette streaming improprie garantendo un servizio informativo comunale, rispettoso delle regole?

Progetto Sersale ha accampato delle scuse banali tipo che con 7 giorni si sovraccarica la macchina comunale, che 5 giorni di accesso agli uffici sono troppi, che la diretta streaming comunale costa troppo (una webcam!)

In realtà dietro c'è solo l'ulteriore tentativo di rallentare l'accesso agli atti dei consiglieri, ridurre la possibilità di acquisire informazioni dagli uffici prima dei consigli, scoraggiare le riprese del pubblico imponendo criteri restrittivi e autorizzazioni preventive.

Rimane solo una finta apertura, il resto è solo imposizioni unilaterali.

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Consiglio Comunale del 22 Giugno 2017
Dichiarazione resa a verbale, dal Gruppo Consiliare “Rinnov@ndo Sersale”

Chiediamo che la presente dichiarazione venga riportata integralmente nel verbale e che la stessa faccia parte integrante del corpo del deliberato.

Il gruppo consiliare formula all’indirizzo del Consiglio le seguenti proposte di emendamento al Regolamento del Consiglio Comunale per come formulato nella proposta dalla Giunta Comunale:

  • Art-11 – sostituire, al primo capoverso, alle parole “dovranno essere evase entro il termine massimo di 15 giorni nel caso di richieste di documenti dell’amministrazione comunale e nel massimo di 30 giorni negli altri casi” il seguente testo: “Dovranno essere evase nel termine massimo di 7 giorni lavorativi”. Al sesto capoverso, introdurre “il presidente del consiglio” prima de “il sindaco […]”. Sostituire il nono e decimo capoverso (da “I consiglieri hanno diritto di ottenere dagli uffici” fino a “rilasciata in maniera informale”) con “Tutti gli atti relativi agli argomenti iscritti all’ordine del giorno devono essere depositati presso la segreteria comunale, od in altro ufficio indicato nell’avviso di convocazione, contestualmente alla notifica dell’avviso di convocazione ai consiglieri. Gli atti relativi alle adunanze convocate d’urgenza o ad argomenti aggiunti all’ordine del giorno, sono depositati almeno 12 ore prima della riunione. Qualora i capigruppo ne facciano richiesta per iscritto, l’ufficio di segreteria invia copia digitale degli atti depositati a mezzo di posta elettronica certificata. L’orario di consultazione è quello di ordinario funzionamento dell’ufficio di segreteria del comune. Tutti gli atti relativi agli argomenti iscritti all’ordine del giorno devono comunque essere inviati a mezzo PEC al capogruppo a cura dei responsabili degli uffici preposti. Nelle 24 ore prececedenti l’adunanza, ai consiglieri comunali deve essere garantita la consultazione, nell’esercizio del proprio mandato, dei responsabili degli uffici e di tutti gli atti di cui facciano richiesta orale o scritta. Con cadenza mensile i responsabili di area e/o dei servizi trasmettono ai capigruppo l’elenco delle determinazioni adottate con relativo oggetto, data di pubblicazione e n° di registro. Analogamente il Segretario Comunale trasmette mensilmente l’elenco delle deliberazioni di giunta adottate.”.
  • Art 16 – al secondo capoverso sostituire con “Un Gruppo Consiliare è composto almeno da un consigliere” poiché in contrasto con quanto disciplinato al successivo capoverso relativamente al “gruppo misto”. Al successivo terzo capoverso, dopo la lettera d) aggiungere la lettera “e) un indirizzo di posta elettronica certificata a cui ricevere gli atti e le comunicazioni”.
  • Art. 19 – sostituire nel quarto capoverso col seguente testo: “Nei termini di cui al presente comma non vanno inclusi i giorni di domenica e festivi ricorrenti per calendario ed incluso il giorno della seduta, mentre va escluso il giorno del recapito dell’avviso di convocazione”.
  • Art. 21 – al sesto capoverso eliminare il seguente testo “attesi altri 20 minuti dopo l’appello, se non sono sopraggiunti altri Consiglieri in modo da raggiungere il numero legale”. Aggiungere alla fine il seguente capoverso “in caso di abbandono dell’aula da parte di qualunque consigliere comunale, il segretario è tenuto alla verifica d’ufficio del numero legale mediante verbalizzazione non computando a tal fine i consiglieri allontanatisi”.
  • Art. 25 – aggiungere un altro capoverso “Qualsiasi ripresa audio/video effettuata secondo i termini del successivo art. 47 è ammessa al fine di garantire la massima pubblicità alla seduta”.
  • Art. 29 – sostituire l’intero articolo col seguente “1. Il pubblico che assiste alle adunanze del consiglio deve restare nell’apposito spazio allo stesso riservato, tenere un comportamento corretto, astenersi da ogni manifestazione di assenso o dissenso dalle opinioni espresse dai consiglieri o delle decisioni adottate dal consiglio. 2. Non è consentita l’esposizione di cartelli, striscioni e l’uso di qualsiasi altro mezzo che interferisca con l’esercizio delle funzioni del consiglio o rechi disturbo allo stesso. 3. I poteri per il mantenimento dell’ordine nella parte della sala destinata al pubblico spettano discrezionalmente al presidente, che li esercita avvalendosi, ove occorra, dell’opera della Polizia Municipale. 4. La forza pubblica può entrare nell’aula solo su richiesta del presidente. 5. Quando da parte di persone che assistono all’adunanza viene arrecato turbamento ai lavori della stessa od al pubblico presente, il presidente, dopo averle verbalmente diffidate a tenere un comportamento conforme a quanto stabilito dal primo comma, può ordinarne l’allontanamento dalla sala fino al termine dell’adunanza. 6. Quando nella sala delle adunanze si verificano disordini e risultano vani i richiami del presidente, egli abbandona il seggio e dichiara sospesa la riunione fino a quando non riprenda il suo posto. Se alla ripresa dell’adunanza i disordini proseguono, il presidente la dichiara definitivamente interrotta. Il consiglio sarà riconvocato con le modalità stabilite dal regolamento, per il completamento dei lavori. 7. E’ consentita la possibilità di intervento da parte del pubblico alle sedute dell’organo consiliare. È ammessa la possibilità di intervento delle associazioni sociali, politiche e sindacali interessate ai temi da discutere. È facoltà del presidente, nei casi di inottemperanza rispetto a quanto previsto dal presente comma, disporre l’allontanamento dei soggetti inadempienti dall’aula consiliare, anche avvalendosi della forza pubblica.
  • Art. 36 – correggere il refuso “5 (dieci) minuti
  • Art. 47 – sostituire il terzo capoverso col seguente “Le attività di ripresa audiovisiva e di trasmissione via web delle sedute consiliari devono essere realizzate direttamente da dipendenti comunali all’uopo incaricati e caricate su piattaforme internet direttamente accessibile su apposito canale istituzionale”. Alla lett. a) del paragrafo “Modialità di esercizio delle riprese” anteporre il seguente testo “garantisce l’effettivo funzionamento del sistema di video ripresa e trasmissione web e vigila”. Al secondo capoverso del paragrafo “Richiesta di autorizzazione alle riprese” sostituire i capoversi (da “dovranno presentare” a “svolgimento delle riunioni” col seguente testo “Dovranno risepettare le previsioni regolamentari previste per l’attività di videoripresa dell’Amministrazione comunale”. Successivamente, al terzo capoverso del paragrafo “Trattamento dati e rispetto della privacy” sostituire il verbo “potranno” col verbo “devono”.

Tutto ciò al fine implementare il corretto funzionamento del presente regolamento poiché il gruppo, anche se aveva richiesto con nota n. 3635 del 4 luglio 2017 l’inserimento all’o.d.g. di una propria proposta di regolamento di cui non è stata garantita la discussione, saluta positivamente la volontà dell’amministrazione di regolamentare i lavori consiliari. Il lavoro che stiamo ponendo in essere è utile al democratico confronto tra le parti, ma sicuramente garantirà anche i futuri consigli comunali che ritroveranno uno strumento di lavoro già funzionante.

Riteniamo che i nostri emendamenti siano meritevoli di essere accolti anche dalla maggioranza poiché non modificano sostanzialmente l’impianto del testo giunto alla discussione che, in alcuni passaggi, accoglie le proposte che avevamo formulato sin dalla campagna elettorale, soprattutto in materia di garanzie all’esercizio del diritto d’accesso agli atti e di diretta streaming.

Sersale, 24 luglio 2017

I Consiglieri Comunali del Gruppo “Rinnov@ndo Sersale”

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