L'AltraSersale

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A nome di un gruppo di cittadini impegnati in politica esprimiamo piena soddisfazione per la costituzione anche a Sersale di un Comitato per il NO al prossimo referendum costituzionale.

A seguito dell’approvazione della c.d. Riforma Costituzionale Renzi-Boschi senza una maggioranza dei 2/3, è necessario dare ai cittadini italiani la possibilità di approvare il testo licenziato da una maggioranza eterogenea che assembla la maggioranza PD, a NCD, centristi e truppe Verdiniane.

Dopo l’appello dei 50 per il NO – tra i quali giuristi come Rodotà, Carlassare, Cassese – si sono moltiplicati i comitati che aderiscono alla campagna #IoVotoNO (per ulteriori info clicca qui). Anche a Sersale si è deciso di dare vita ad un comitato spontaneo a sostegno del NO per promuovere dibattiti e discussione attorno ad una riforma costituzionale che molti, dal Presidente del Consiglio alle principali forze di opposizione, stanno trasformando in un referendum sull’operato del Governo Renzi.

Per uscire da questa logica, il comitato locale non ha inteso ospitare alcun esponente politico ma solo procedere ad una prima iniziativa di divulgazione. Sabato 17 settembre diversi militanti e cittadini sersalesi si sono dati appuntamento alla tradizionale fiera di San Pasquale per un primo volantinaggio informativo, incontrare diverse decine di cittadini e spiegare le ragioni del NO: la Riforma Renzi-Boschi non è assolutamente semplificativa, basti pensare che l’art 70 (competenza legislativa) passa da 20 a oltre 300 parole, moltiplica i procedimenti legislativi e acuisce la confusione sulle competenze di Camera e Senato; il nuovo Senato, composto da consiglieri regionali si configura più come predellino per politici locali in cerca di immunità che come camera delle autonomie, senza vantaggiosa riduzione dei costi della politica; il Governo aumenta pericolosamente i suoi poteri scardinando il sistema di equilibrio istituzionale, richiamando per alcuni versi il Piano di Rinascita Democratica disegnato da Licio Gelli; aumentano il numero di sottoscrizioni richieste per Referendum e Iniziative di Legge Popolare, alzando l’asticella per la partecipazione popolare alla vita politica del paese.

A queste ragioni di merito si sommano l’inopportunità politica di modificare pesantemente la Costituzione per un parlamento eletto mediante una legge elettorale incostituzionale ed un governo mai passato per il confronto elettorale e il rischio di deriva autoritaria col combinato disposto dell’Italicum, con il quale una minoranza avrebbe di fatto le mani su tutte le leve della Repubblica.

Il Comitato spontaneo si è avvalso della collaborazione di ANPI Catanzaro - preannunciando la realizzazione di dibattiti e seminari con eminenti giuristi per spiegare, fuori della contesa politica, le ragioni del NO – e del Consigliere Comunale Antonio Borelli: “Ho aderito alla campagna sia come iscritto ANPI, perché questa è la Costituzione nata dalla Resistenza, sia come cittadino: la politica si è auto squalificata da tempo, ma il referendum è l’ultima occasione per i cittadini di decidere ed è giusto che siano informati. Questa è una battaglia da combattere fuori dagli steccati di partito, per questo mi appello ai 5 stelle, ai critici del PD, alla CGIL di Sersale oltre che agli iscritti ANPI e di Rifondazione che hanno già aderito, affinché si costruisca un fronte popolare in difesa della Costituzione, la più bella del mondo.

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