La puzza del regime sta diventando giorno per giorno insopportabile.
E' veramente curioso quello che succede ad
Annozero. L'azienda editrice, la Rai, che venerdì scorso si congratula per gli ascolti del programma (18% di share), poi appena qualche fedele del Principe lancia l'anatema, Direttori e Amministratorei dell'azienda cominciano la condanna.
Questa volta non potendo trovare nulla di così fazioso, di comunista, di forcaiolo o giustizialista, nei collegamenti dall'Aquila di Ruotolo, o nella conduzione di Santoro... questa volta non si invoca l'epurazione del giornalista. No, questa volta si chiede la testa del vignettista
Vauro!
Luttazzi, l'unico dell'editto bulgaro emesso da Berlusconi a non essere reintegrato in Rai, lo spiega bene. Finchè si cerca di tappare la bocca ad un giornalista si deve avere la certezza che quel giornalista abbia detto il falso; ovvero che Santoro, dall'alto della sua faziosità, abbia riportato una notizia falsa sostenendo che a 5 giorni dal sisma all'Aquila ancora non c'erano coordiantori dei soccorsi, oppure che la grossa mole dei soccorritori e la mancanza di ordini dalle autorità (sbriciolatesi come le macerie della prefettura) stava lì in attesa di istruzioni.
Siccome questo non può essere sostenuto dai pennivendoli di regime, perchè lo sanno tutti che in quanto a cuore nessuno si è sottratto nei giorni del terremoto, allora si procede per pretesti, ma sempre con l'obiettivo dichiarato di mettere a tacere l'informazione.
Ebbene ecco il casus belli:
L'accusa che si muove al noto vignettista del Manifesto e degli ospedali di Emergency è quella di aver dissacrato la dignità dei defunti.
Ma se il compito, la natura della satira è quello di dissacrare i feticci del potere, della religione, dei comportamenti umani?
La differenza tra la satira e l'informazione è che l'informazione è soggetta alla prova del falso, la satira è prodotto dell'intelletto in cui è impossibile discernere forma e sostanza; in cui è impossibile individuare un limite oltre il quale si parla di violazione. E poi, violazione di cosa? Non si è offesa la dignità degli abbruzzesi, e se lo si è fatto perchè non è stata detta la stessa cosa quando Calderoli mostrava le vignette anti islam, o quando su Repubblica e Corriere campeggiano vignette sui morti in Iraq, in vietnam, o nel Canale di Sicilia?
La risposta è molto semplice: imbavagliare l'informazione e ogni spazio di critica; dopo il controllo delle reti televisive e quello dei giornali, il Premier vuole occupare ogni spazio residuo di libero pensiero; è di questi giorni, nel silenzio generale, l'approvazione del pacchetto sicurezza in cui si impone la chiusura di siti internet e blog in cui si pubblicano "parole violente", la negazione delle piazze per manifestare, ecc...
In altre parole Berlusconi lo sa che dalla crisi economica (un altro argomento completamente sparito dai tg) e dal terremoto, o meglio dalle promesse che fa in tema di ricchezza e di ricostruzione, non ne uscirà come sempre con un'operazione stile monnezza a Napoli. Berlusconi lo sa e tutta la sua macchina mediatica si muove per coprirlo: basta notizie di fallimenti d'aziende in Italia, di scioperi, di occupazioni, di proteste universitarie, di lotta alla mafia; basta parole sulle colpe dei crolli (speculatori edilizi e amministratori inefficenti), basta parole sulle carenze del soccorso o sulla mancanza di normative antisismiche.
Basta! solo sensazionalismo e mercimonio di cagnolini ritrovati, vecchietti con la dentiera sotto le macerie, innocenti ragazzini che passano il tempo nelle tendopoli... e poi sempre e comunque questa processione di ministri all'Aquila!
Il caso Annozero è un altro tassello nella rete che appiattirà la nostra coscienza democratica; stanno mettendo un tappo sui nostri cervelli per impedirci di pensare e criticare, lo spiega bene
Marco Travaglio ne
"Gli Sciacalli dell'Informazione" su Youtube.
Il caso Annozero è solo la punta dell'iceberg; il controllo del regime, l'occhio del grande fratello, la verità piduista, il rincoglionimento commerciale della TV qualunquista, l'asservimento della stampa, la nomina dei parlamentari, l'esproprio del parlamento
...mmmhhh, già visto!Ma dove?
Ah, si. Poteva essere il 1922, o il 36, o il 43... boh?
comunque era nell'
ERA FASCISTA!!!
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