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Calcio: promosso.

Da Calabriaora del 13 maggio 2009:
Sersale, promozioni a confronto.

Oggi, sfogliando Calabriaora, ho trovato un articolo (sopra allegato) in cui si comparano le prestazioni delle due società di Sersale e le loro rispettive promozioni. Oltre al record temporale del Real (4 promozioni in 3 anni!), e ai punti macinati dall'AS, e il fatto che un pesino sperso alle pendici della Sila, la vera curiosità è capire quanto il calcio rappresenti nella nostra cultura. E non mi riferisco solo al calcio della nazionale o dei grandi club; no, quel calcio mi fa Skyfo! Pensavo a tutto il giro che ruota attorno alle due squadre: dirigenti, giocatori, giovanili, tifosi. E quanto questo giro coinvolga le persone. Non solo gli addetti ai lavori. Devo dire che, pur non essendo un cultore del calcio e anche se costretto in qualità di corrispondente locale, un po' mi sono appassionato anch'io. Più che al lato tecnico, di cui sono veramente ignorante e pertanto mi scuso con i giocatori per qualche voto troppo risicato o irreale, mi è piaciuto, in queste due stagioni, scoprire i cosiddetti fattarialli!

Ovvero le voci di corridoio, i commenti tecnici della piazza, le bordate tra i due club (in un clima di concorrenza secondo me molto apparente), le chiacchiere delle tifoserie. Insomma, tutto un mondo brulicante di allenatori e dirigenti occulti, di commentatori da moviola e di finti gossippari: diciamo che, nel nostro piccolo abbiamo riprodotto il mondo patinato del calcio nazionale.

Questo, se non degenera nella foga cieca che avvolge alcune tifoserie e alcuni giornali e TV, è anche folkloristico. Alle volte, con qualche "addetto" abbiamo ironizzato su ipotetiche veline&calciatori, su scalate societarie, sulla verve politica di tecnici e giocatori, sulla geopolitica del calcio dilettantistico, sulle colorite accoglienze in giro per la calabria e sulle avventure dei tifosi.

La cosa che mi ha più colpito, però, è l'abnegazione di tutta questa gente attorno al calcio. Occupandomi prevalentemente di politica ho sempre pensato che se a Sersale si facesse politica o volontariato come si gioca a pallone, può darsi che vivremmo in Svizzera e non in Calabria.
Magari un giorno questo entusiasmo sportivo tracimerà nel sociale, sperando che invece non si lasci soffocare da quella generale apatia che si respira per strada...

Sono veramente contento dei risultati raggiunti dai due club. E non mi interessa se si fonderanno, se si daranno sante legnate nel derby, se si venderanno e scambieranno giocatori... no, a me interessa che il calcio rimanga un fenomeno popolare e folkloristico.

Auguri (anche se con netto ritardo)!