L'AltraSersale

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BUONE FESTE!

Carissimi,
(di solito avremmo detto carissimi compagni, ma in questo caso ci rivolgiamo a tutti perchè si tratta di una cosa di tutti) è con grande gioia che vi porgiamo i migliori auguri di buone feste!

Esatto, non è Natale, ma buone feste! infatti se il 25 dicembre e il 1 gennaio sono date importantissime nella nostra cultura, (il 25 rappresenta il Natale, il giorno in cui è nato, Cristo e il 1 gennaio è il giorno in cui si ricomincia a vivere un nuovo anno con il suo carico di bilanci e di speranze), allora, non ce ne vorrano i cattolici, se ci permettiamo di dire che 25 aprile e 1 maggio sono date importantissime per la nostra cultura di cittadini.

Il 25 aprile rappresenta i natali della Repubblica. Era il 25 aprile 1945 quando finiva definitivamente il disastro della guerra e della dittatura fascista. Migliaia di cittadini, di donne e di uomini, scendevano in piazza per salutare la nascita di un nuovo corso della storia italiana: una nuova storia fondata su pace, uguaglianza e libertà. I partigiani, di tutti i colori politici, sostenuti dai cittadini, insieme all'esercito americano scrissero una delle pagine più nobili del popolo italiano combattendo per la liberazione della patria dall'occupazione nazista e dai residui della vergogna fascista.

Ancora oggi il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sta ribadendo l'importanza di questa data che è fondativa del nostro vivere civile perchè con essa i valori alla base della repubblica sono diventati legge, Carta Costituzionale. Ciò che è preoccupante è l'operazione di smantellamento simbolico e di falsificazione della storia che la destra italiana sta operando: pur avendo abiurato formalmente il fascismo, i vari La Russa, Berlusconi e Maroni praticano quotidianamente un'opera di distruzione di quei principi della Liberazione. Lo fanno distruggendo le istituzioni pubbliche ed egualitarie come la scuola, lo fanno inviando le nostre truppe a combattere guerre economiche, lo fanno trattando con somma disumanità i migranti... perciò dobbiamo festeggiare il nostro Natale laico! non possiamo permettere che il sacrificio dei partigiani venga vanificato è come se il Papa ci dicesse che Gesù era un attore...

Il 1 Maggio è invece il primo dell'anno; ogni primo maggio ci diciamo: "mai più morti sul lavoro, mai più caporalato, mai più sfruttamento, mai più disoccupati"... quasi allo stesso modo in cui il 1 gennaio ci ripetiamo il mantra "con l'anno nuovo mi metto a dieta, faccio sport o mi iscrivo all'università". Il 1 maggio non è la festa dei comunisti, è la festa dei lavoratori. E in questa Italia della Legge Biagi, dei furbetti del quartierino, dei falchi di Confindustria, dei caporali mafiosi il lavoro è sparito nel senso che non è più in discussione il fatto che il lavoro è la vita.
Riprendendo una battuta di Massimo Troisi, quando cerchiamo lavoro ci sentiamo dire "no, qua c'abbiamo solo lavoro minorile; no qua solo in nero; no, qui solo a contratto; no, solo part-time a progetto e a chiamata... ma insomma lavoro è basta nun c'è?!".
Perciò festeggiamo il giorno del lavoro, per ridare dignità alla nostra vita!

Vi invitiamo ad approfittare di queste feste per stare all'aperto, in piazza, ai concerti, dove volete... ma vi consigliamo di respirare, di respirare il profumo della libertà in questa grigia cappa che avvolge l'Italia di oggi!

Buone Feste

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