Un nuovo modo di essere comunità. Un mondo nuovo.
La leggera satira politically correct di Claudio Bisio al Festival di Sanremo è utile a fare una piccola riflessione per il voto.
"Siamo noi i mandanti, siamo noi che li abbiamo votati". E' proprio così, noi abbiamo scelto la peggior classe dirigente che questo paese potesse meritare. Corrotti, incompetenti, bugiardi, fanfaroni, affaristi, i politici ci assomigliano. Vestono proprio i panni dei nostri interessi più beceri.
NOI: gli elettori, tutti. Soprattutto quelli che si astengono o votano per il meno peggio.
Per questo la riflessione di Bisio è utile per le prossime elezioni politiche del 24 e 25 febbraio. Siamo chiamati a scegliere la prossima classe politica, quella che sarà chiamata a decidere il futuro del paese decretando scelte strategiche e sacrifici. Quella che stabilirà se l'Italia è un paese per vecchi o un paese con un futuro.
Tali scelte passano per una questione dirimente: il futuro dell'Italia è il futuro delle banche o dei cittadini?
Non è una domanda banale. In questo paese sono state fatte delle scelte per compiacere cricche e lobby, sulle spalle dei cittadini comuni. Il Ponte serve alle mafie e all'Impregilo (Marcegaglia), il condono edilizio serve ai palazzinari e alla lobby del cemento, l'IMU per gli aiuti a Mps, i caccia bombardieri alle lobby delle armi, il debito serve alle banche ma strozza le imprese.
Il fiscal compact, una serie di riforme per mantenere il bilancio in pareggio, a chi serve? A demolire lo stato sociale, i diritti, le conquiste sindacali, ad aumentare la precarietà, a stritolare le imprese nella spirale del debito, a caricare sugli ultimi i costi della crisi.
E chi ha fatto queste scelte? I partiti di Casini-Fini-Berlusconi-Bersani. Proprio quelli che oggi si scannano per un seggio in parlamento hanno governato insieme fino a ieri e lo faranno domani, per un solo obiettivo: mantenere lo status quo nel quale il 10% della popolazione italiana (lobby, mafie e capitalisti) detengono il 90% della ricchezza nazionale.
Una ricchezza generata con la corruzione, con la sponsorizzazione dell'attuale classe politica.
E chi ha permesso a costoro di fare queste scelte? NOI.
E ora tocca a NOI farne altre. E' il momento di scegliere chi vuole una patrimoniale per tassare le ricchezze infinite e le transazioni finanziarie; è il momento di scegliere chi vuole combattere la corruzione e le mafie attraverso la confisca dei beni e la loro restituzione alla società; è il momento di scegliere chi pretende che l'acqua sia un bene comune; chi vuole dirottare i soldi per caccia bombardieri in scuole e teatri; chi ritiene che la precarietà si combatte non comprimendo i diritti ma riducendo la flessibilità; chi pensa che l'impresa debba essere socialmente ed ecologicamente responsabile.
E' ora di scegliere un programma rivoluzionario e di fare la Rivoluzione Civile.
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