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Regionali Calabria: lettera aperta al compagno Ferrero


Nella giornata di martedì 16 febbraio il Comitato Politico Regionale della Calabria ha discusso della collocazione di Rifondazione nelle prossime elezioni regionali. A quanto si apprende, sembra prendere sempre più corpo la scelta di sostenere la candidatura di Agazio Loiero a presidente della Regione Calabria. Come circolo di Sersale abbiamo sempre mostrato delle remore rispetto all'azione amministrativa posta in essere dalla giunta Loiero, e di Rifondazione all'interno di essa. Certo, non tutto è da buttare: i rappresentanti del PRC in giunta hanno lavorato e possono contare qualche piccola vittoria, ma in realtà il ruolo propulsore del PRC si è esaurito fin da subito, così come si è palesato il tradimento di Loiero verso tutti i calabresi che nel 2005 avevano creduto in un reale cambiamento.

Allo stato attuale la Calabria è una delle regioni più povere d'Europa, i finanziamenti europei non sono riusciti a innescare un diffuso processo di sviluppo, è ripresa la migrazione dei giovani e dei cervelli e tutto l'apparato economico-politico-amministrativo sembra essere completamente soffocato dalla morsa della criminalità organizzata. La mafia più potente del mondo è diventata istituzione, succhia e prosciuga le energie economiche di questa regione e lo fa attraverso i suoi colletti bianchi. Non vogliamo dire che la Giunta Loiero sia in odor di mafia, ma sicuramente non è stata in grado di spezzare il controllo clientelistico-mafioso del consenso e della cosa pubblica. I calabresi hanno perso la fiducia e la speranza nel cambiamento.

Vedremo cosa succedera nei prossimi giorni, ma intanto vi proponiamo il doloroso lamento di Danilo Barreca, membro del Comitato Ppolitico Nazionale del PRC.

Da Rifondareggio - 17 febbraio 2010:

Caro Paolo, cari compagni della segreteria nazionale,

vi scrivo perché sono molto amareggiato e deluso, ho deciso di rendere pubblica questa lettera perchè viviamo in un momento molto delicato per la mia terra, la Calabria, e perché visto che il nostro è un partito che vuole aprirsi alla società e vivere nella società, le nostre discussioni possono essere anche pubbliche.

Quando ieri, martedì grasso, a Lamezia ascoltavo la relazione del segretario regionale che proponeva di sostenere Loiero in quanto unico modo per salvare il partito sinceramente ho pensato ad uno scherzo di carnevale!

La realtà è un’altra. Tutti sanno che queste elezioni regionali in Calabria le vincerà la destra, le ragioni sono diverse, ed io mi limiterò qui ad elencarne brevemente due: 1) il governo regionale guidato da Loiero ha fallito: la Calabria oggi è una delle realtà più povere ed arretrate d’Europa, basta guardare i dati sull’occupazione e sull’emigrazione giovanile; tutto questo ha prodotto una irreversibile degenerazione delle istituzioni democratiche e del sistema di rappresentanza politica, dominato dalla clientela, anche attraverso la logica del ricatto occupazionale. 2) La candidatura di Loiero non unisce ma divide. Divide il suo partito, divide i partiti che lo sostengono. Inoltre la coalizione che ha sostenuto Loiero cinque anni fa non esiste più! Non esiste più il centro-sinistra, Idv legittimamente ha scelto di sostenere Callipo che a sua volta è sostenuto da molte associazioni, reti, movimenti d’opinione.

Le elezioni le vincerà il peggiore: quel tale Scopelliti, già sindaco più amato d’Italia, sindaco della città della gioia, sindaco della città dominata dalla ‘ndrangheta, sindaco della città senz’acqua, senza servizi sociali, senza cultura, senza lavoro, senza nulla! Scopelliti, residuo dei “boia chi molla”, degno erede di quella classe politica che sulla “rivolta di Reggio” ha costruito le proprie fortune elettorali, rappresenta perfettamente quella classe dirigente che tutt’ora domina la città sotto la bandiera del partito trasversale del potere al quale anche parte dell’opposizione politica locale partecipa a pieno titolo.

Che dire del partito, Rifondazione comunista ha abdicato al ruolo che dovrebbe avere un partito comunista in Calabria ed in generale nel meridione d’Italia. Purtroppo non avete compreso che le elezioni in Calabria non servono né per scegliere, né per decidere, avete rinunciato, cancellando un documento proposto dalla segreteria nazionale e assunto all’unanimità in una riunione svoltasi nel mese di novembre a dare una speranza di cambiamento alle calabresi e ai calabresi onesti, liberi e coraggiosi, avete scelto di voltare le spalle a quella generazione condannata a vita da quella legge indegna che è la legge 30, avete voltato le spalle a quei giovani laureati e non che anziché mendicare un posto di lavoro dietro la porta del politico di turno, preferiscono emigrare, magari all’estero per davvero in Italia è difficile ormai non vivere ma sopravvivere.

Ricordi Paolo il mio intervento al congresso di Chianciano? Ricordi gli applausi che ho ricevuto dalla platea, ricordi i complimenti che mi hai fatto, ti chiedo cosa è cambiato da allora, sinceramente non capisco.

Adesso comincia la campagna elettorale, buon viaggio e buona fortuna ai candidati ne hanno veramente bisogno. Pur non condividendo la linea proposta dal partito, la rispetterò come sempre ho fatto per senso di appartenenza ad un simbolo per il quale molti hanno dato anche la vita.

Se richiesto farò comizi anche accanto a Loiero, perchè così ha deciso il mio partito. Sarà così fino al 29 marzo, poi si aprirà non la resa dei conti, ma la resa dei contenuti.

L’opposizione si oppone ai governi, la resistenza al potere, diceva qualcuno dalla Selva Lacandona. Io in Calabria ho scelto la seconda opzione.

Con affetto

Reggio Calabria 17 feb. 10

Danilo Barreca

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