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Siccome crediamo che la Scuola sia il primo presidio di legalità in un contesto dove la criminalità è sempre più presente nella vita quotidiana dei cittadini, proviamo a far ragionare gli alfieri della "buona amministrazione" che governano questa provincia e questa regione: la logica matematica del taglio non è lo strumento ideale per 'razionalizzare' il settore scolastico.
Più tagli significano meno scuole aperte, meno scuole aperte significano più bambini per strada, e la strada non sempre è una buona maestra.
Pubblichiamo la mozione anche per coloro che dalle colonne dei giornali "dubitavano" del nostro impegno a difesa della scuola.
Considerato che l’Ufficio Scolastico Provinciale ha già preannunciato che vi sarà un taglio agli organici delle scuole;
Considerato che con questa decisione verrà eliminato progressivamente il tempo pieno nelle scuole del nostro comprensorio;
Considerato che ciò comporta una riduzione dell’offerta formativa con conseguente ulteriore penalizzazione delle aree interne e montane;
Considerato che il nostro territorio è costituito interamente da Piccoli Comuni (secondo la classificazione in uso inferiori ai 5000 abitanti);
Considerato che la condizione suddetta rappresenta un’ulteriore svantaggio che si somma alla carenza di strutture, servizi ed accessibilità tipiche delle aree interne;
Considerato il ruolo insostituibile della scuola per la prevenzione delle situazioni di abbandono e di devianza che si manifestano nelle aree deboli e del disagio;
Considerati gli sforzi, anche in termini finanziari, sostenuti dagli Enti Locali nel corso degli anni per consentire il tempo pieno nelle varie scuole;
Considerato che il tempo pieno rappresenta un modello formativo volto a realizzare quanto espressamente indicato dalla nostra Costituzione e cioè la rimozione dei vari ostacoli di ordine economico e sociale per condizioni di partenza uguali per tutti;
SI CHIEDE
Che vengano rivisti i criteri con i quali vengono effettuati detti tagli agli organici;
Che vengano valutate le diverse condizioni delle varie aree e condizioni oggettive;
Che i tagli imposti non debbano ulteriormente penalizzare le aree interne e svantaggiate;
A tal proposito il Consiglio della Comunita’ Montana della Presila-Catanzarese esprimendo il totale dissenso verso decisioni che penalizzano ulteriormente il proprio territorio e le popolazioni che si rappresentano, chiede un incontro alla S.V. per verificare le possibilità di modifica delle determinazioni assunte in merito.
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