L'AltraSersale

Un nuovo modo di essere comunità. Un mondo nuovo.


Abbiamo bisogno di De Andrè come l'aria, abbiamo bisogno di respirare perchè non ne possiamo più di turarci il naso di fronte alle indecenze e alle menzogne, alle mistificazioni e falsificazioni della società dello spettacolo...
Abbiamo condotto molte battaglie, sui PACS, contro la guerra, per l'acqua pubblica, contro gli inceneritori, per l'abolizione della Biagi, contro il conflitto d'interessi, per la tolleranza, contro l'oscurantismo... ma sempre abbiamo incontrato un problema: spiegare alla gente le nostre ragioni e ricevere dalla gente un commento critico.
La difficoltà, nella società della comunicazione, è la scomparsa del senso delle cose. Quando abbiamo parlato di convivenza il senso comune ha portato ai "ricchioni"; quando abbiamo parlato di laicità si è pensato ai "mangiapreti"; quando abbiamo parlato di beni pubblici si è tradotto "interessi privati".

Questo succede perchè siamo bombardati da messaggi senza senso, deviati, falsi... invece prima c'era qualcuno che parlava al nostro cuore e alle nostre menti con una voce unica, profonda, nasale. A volte incazzata, spesso lirica. Ma mai sensa senso!

Fabrizio De Andrè sapeva come mescolare impegno e poesia, lotta e musica. Con lui è come se fosse scomparso, per una buona parte della società, una guida. Molti di noi hanno cantato, fischiettato i suoi testi e da essi hanno tratto la loro visione del mondo; chissà quante volte abbiamo citato sue celebri frasi per rimbrottare ironicamente qualcuno!

E Fabrizio era diventato senso comune, cultura popolare, cultura critica. Fabrizio spingeva a interessarsi, a porsi domande e interrogativi. Con la sua scomparsa ognuno ha messo il suo De Andrè preferito su un CD, ha inforcato le cuffie e nella propria stanza ha continuato ad ascoltare...


Quando in sezione ci siamo chiesti cosa proporre per Liberafesta '09 abbiamo pensato a Fabrizio De Andrè. Sia per ricordarlo nel decennale della sua scomparsa, sia perchè ne sentiamo il bisogno; abbiamo bisogno di senso critico perchè nella società omologata non c'è più spazio per pensare, e se non si pensa si muore.
All'inizio avevamo pensato ad una cover band, ma poi chiacchierando con amici e appassionati si è accesa l'idea comune: perchè non portare sul palco ognuno il suo De Andrè. Ognuno ha la sua personale affezione per un brano di Fabrizio, e ognuno lo associa alla propria vita.

In pochissimo tempo si sono moltiplicate le adesioni a questa iniziativa a cui non sapevamo neanche che forma dare. Infine insieme a Carmine Torchia abbiamo deciso di fare questa sorta di tributo, di festival, di concept:
HOMO Faber - respirare De Andrè

Ci ha stregati l'idea che ogni uomo è fabbro, martella, tempra la propria vita; e al contempo Faber ci ha aiutato a essere uomini. Allo stesso tempo crediamo che probabilmente se Fabrizio fosse ancora vivo di sicuro non accetterebbe questa Italia xenofoba, omofoba, corrotta, pappona, bigotta e annichilita nella sua vivacità di spirito. Perciò abbiamo deciso di prenderci una bella boccata di buona aria, parole sane, musiche intriganti!

Magari ciò servirà a darci coraggio per fare qualcosa, quantomeno pensare...


Ogni artista proporrà il "suo" De Andrè, chi si aspetta pertanto una riproposizione 'canonica' rimarrà deluso, in fondo anche Fabrizio avrebbe gradito qualcosa di 'apocrifo'!

Ecco il programma della serata come è stato pubblicato sul sito della Fondazione De André:



17/08/2009 - HOMOFABER - RESPIRARE DE ANDRÉ
Piazza Italia - Sersale (Cz)
Lunedì 17 agosto alle ore 21.00 presso Piazza Italia a Sersale (Cz), nell'ambito della manifestazione "Liberafesta 2009", si tiene lo spettacolo "Homofaber - respirare De André". Da un'idea di Antonio Borelli, con la direzione artistica di Carmine Torchia.

Musica:
Michele Stanizzi e Rotta a Sud
Pietro Baffa
Guido Maria Grillo
Carmine Torchia
Stato Puro
Cecé Lia e Pino Fazio
Francesco Garito


Teatro:
Graziella Spadafora

Poesia:
Gianluca Pitari

Video (frammenti delle interviste):
Renato Atzeni e Teresa Borelli





Saranno inoltre presenti stand enogastronomici, solidarietà (Emergency) e libri (Libreria Don Chisciotte)

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