L'AltraSersale

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Esiste ancora una sinistra comunista in Italia? O bisognerebbe chiedersi se esiste perlomeno una sinistra...

Esiste ancora il margine per una sinistra di alternativa, anticapitalista? E qual'è questa alternativa, come si pratica?

Interrogativi che il nostro partito si pone alla luce delle sconfitte elettorali - da ultimo quella con Rivoluzione Civile alle elezioni politiche - ma soprattutto nella prospettiva di ripensare il suo radicamento territoriale, la sua linea politica, il suo futuro: un congresso serve proprio a questo.

La sezione "Giacomino Gentile" organizza per il 15 novembre il congresso di circolo e invita iscritti e simpatizzanti a partecipare, perché è dal dialogo, dall'analisi che Rifondazione trae la sua forza per reagire alle sconfitte e per attraversare la crisi.

Il nostro partito è nato tenendo ben in mente un principio: "Il comunismo, per noi, non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente." E al di là dei tentativi anche fallimentari di abolire lo stato di cose presenti, il nostro partito tenta una costante ricerca dell'alternativa al capitalismo.

Rifondazione ha attraversato la fine del XX sec cercando un costante contatto con i movimenti, perchè è nell'agire la lotta che si opera il cambiamento. E' anche vero che il nostro partito ha compiuto molti errori, soprattutto di posizionamento politico.

Eppure è oggi chiarissimo come il berlusconismo abbia plasmato l'ultimo ventennio, espungendo dal dibattito politico i temi: l'ineguaglianza, lo strapotere della finanza globale, i conflitti. E ha operato anche come principio organizzativo di un fronte anti-berlusconiano che ha finito per inglobare esperienze ed esperimenti eterogenei, e spesso inconciliabili. Come inconciliabili sono riformismo e radicalismo. E come atroci esperimenti si sono dimostrati i tentativi di introdurre un bipolarismo forzato in Italia e fallimentari esperienze politiche sono i contenitori politici del XXI secolo: il PD e il PdL.

Proprio il PD appare oggi come la principale minaccia alla nascita e alla realizzazione di un percorso di alternativa a sinistra. Siamo convinti che l'unica via di uscita dalla crisi sia quella di mettere un freno alla finanza, al dominio dei fondamentalisti liberisti impersonati dal FMI-BCE e dai vari Monti, Fornero, allo strapotere di lobby e criminalità; l'unica ripresa si ha con la riconversione energetica dell'economia, con il finanziamento della spesa sociale (scuola-sanità-formazione) e con una chiara politica di redistribuzione del reddito (patrimoniale subito e reddito di cittadinanza).

Ebbene questi programmi sono fuori dal parlamento perché le larghe intese hanno schiacciato il dibattito sulla decadenza di Berlusconi, quando non si parla dei sacrifici che "ci chiede l'Europa". E sono fuori anche dall'agenda del movimento 5 stelle, perché quel movimento è così eterogeneo da essere costantemente impegnato a definire se stesso e le sue posizioni.

E quei programmi sono anche stati sconfitti dalla logica del voto utile: vi hanno chiesto di votare Pd o SEL per fermare Berlusconi, in realtà il vostro voto a Sel non solo è servito a far governare ancora Berlusconi ma ha tenuto fuori dal parlamento una valida alternativa ai partiti dell'inciucio perpetuo.

Il nostro convincimento è che sia necessario, oggi più di ieri, mantenere vivo il conflitto. Lo facciamo su scala nazionale sostenendo i comitati NoTav, i NoPonte, Stop Austerity; lo abbiamo fatto sostenendo i referendum sui beni comuni e decine di altre vertenze; Rifondazione Comunista è l'unico partito costituitosi parte civile nel processo sulla trattativa Stato-Mafia!

Anche sul piano locale abbiamo cercato di mantenere vive alcune forme di lotta: in primis le battaglie per l'acqua pubblica (raccolte firme, referendum e proposta di legge popolare regionale), la lotta per la Sersale-SS 106, l'opposizione alle giunte Scalfaro-Torchia.

Rifondazione Sersale è l'unico soggetto politico costituito a Sersale, con una sede ed un blog che tentano un minimo di pratica politica. Siamo gli unici ad aver informato la collettività sulle attività amministrative e sul dissesto finanziario del Comune; siamo gli unici ad aver cercato di costruire un fronte di cambiamento alle ultime elezioni comunali stimolando la partecipazione dal basso e combattendo le consorterie di partito (democratico).

Il nostro ruolo si alimenta della passione dei militanti e del sostegno dei cittadini.

Per questo vi invitiamo a leggere i principali documenti congressuali e a partecipare al nostro congresso di circolo il 15 novembre, ore 18.00, p.zza Italia

 

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