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IPSAA Belcastro: l'unica soluzione è spostarlo a Sersale

Circolo "G.Gentile"


Quando si tratta di chiedere voti e di blaterare di sviluppo della montagna, di urlare in tempi di finanziaria che si tolgono i servizi ai paesi montani, tutti siamo pronti. Quando si tratta di fare i fatti ci si nasconde, si boicotta e si perseguono personalismi e interessi di campanile. Alla Conferenza dei Servizi sul destino dell'Istituto Professionale Agrario di Belcastro i principali interessati alla questione hanno disertato, eppure per salvare la scuola, i posti di lavoro e l'offerta di servizi e formazione basterebbe un semplice parere dei principali rappresentanti degli enti montani.
Qui di seguito il comunicato stampa del consigliere della comunità montana Pasquale Colosimo con il quale si denuncia l'assoluto menefreghismo sui problemi della montagna.



Sersale, 20 dicembre 2009

Giorno 16 dicembre 2009 presso la Provincia di Catanzaro si è tenuta la Conferenza di Servizi il cui o.d.g. era “trasferimento della sede IPSAA di Belcastro nel Comune di Sersale”.
Le questioni affrontate nel presente comunicato, al fine di informare le popolazioni interessate, riguardano detta conferenza che riuniva rappresentanti delle istituzioni scolastiche provinciali, locali e, come rappresentanti dei cittadini dei territori interessati dal trasferimento, i sindaci o loro delegati del comprensorio presilano.
Non tutti i Comuni invitati si sono presentati oppure hanno inviato un proprio parere scritto nel merito di quanto in oggetto. Anzi, alcuni rappresentati dei Comuni Montani interessati l’hanno deliberatamente disertata.
A scanso di equivoci e/o di sterili campanilismi, è bene chiarire quanto recentemente comunicato dall’Ufficio Scolastico Regionale: “Si ritiene che la situazione attuale della dotazione organica dell’IPSAA di Belcastro non consente di prevedere il funzionamento per il prossimo anno, nella sede attuale, data la persistente mancanza di alunni...” I dati ufficiali indicano infatti: una riduzione costante ed un dimezzamento degli iscritti nel 2009 rispetto al 2005; la creazione di una pluriclasse (accorpando una I e una II) nell’anno scolastico in corso; un totale complessivo di 36 iscritti alle classi diurne.
L’Ufficio Regionale dice a chiare lettere che la situazione non è economicamente sostenibile. La Dirigente dell’Istituto Superiore di Sersale − che oltre al Liceo Scientifico accorpa anche l’IPSAA di Belcastro − con una lucida relazione e con pertinenti argomentazioni, ha disegnato uno scenario possibile per affrontare la situazione che, secondo la normativa, determinerebbe la chiusura della scuola e anche la perdita dell'autonomia dell'Istituto stesso. La Dirigente ha sostenuto il trasferimento della sede dell'IPSAA a Sersale: sia perché in passato quando si era prospettata la possibilità del trasferimento di sede si registrò una significativa volontà, da parte di alunni e famiglie, a iscriversi all'istituto professionale; sia perché l’allocazione nella stessa sede del Liceo consentirebbe una migliore e più efficace utilizzazione delle risorse umane e strutturali quali l’accessibilità, i costi di gestione, le generali condizioni a contorno. Ma la questione dirimente è che in questo modo si amplia l’offerta formativa nel territorio Montano della Pre-Sila Catanzarese e al contempo si salvaguardia l’autonomia dell’Istituto Superiore di Sersale.
I comportamenti assunti dagli assenteisti rappresentanti di alcuni enti montani sono incomprensibili. Intanto, e per chiarezza degli stessi, la conferenza dei servizi non prevedeva una scelta di merito della sede (Belcastro o Sersale), come qualcuno in malafede ha lasciato intendere. La scelta era piuttosto tra consolidare e potenziare le opportunità formative esistenti per le popolazioni dei Comuni Montani o chiudere definitivamente la sede di Belcastro con conseguente perdita di posti di lavoro e di offerta formativa.
Di fronte alla possibilità di aumentare i servizi per il proprio territorio montano, qualcuno si tira indietro e/o se ne lava pilatescamente le mani. Non solo; qualcuno degli assenti rappresenta anche il Territorio Montano in termini istituzionali, allora viene da pensare: quando si richiedono compiti e funzioni per diminuire lo svantaggio delle aree interne a cosa ci si riferisce? La scuola non è forse un servizio? Non aiuta ad aumentare le opportunità per le zone interne oltre a fornire un oggettivo vantaggio logistico ad alunni e famiglie?
Qualora i comportamenti assunti dovessero essere legati all'eventuale ubicazione della sede IPSAA, se qualcuno propendeva per il proprio Comune, la detta Conferenza di Servizi era la sede opportuna per avanzare la propria candidatura, ponendo le proprie argomentazioni e motivazioni e dando la possibilità a tutti di confrontarsi. Invece, l'assenteismo equivale a sottrarsi alle proprie responsabilità.
Non è stata scritta una bella pagina per la Pre-Sila Catanzarese. In seguito alla ulteriore sollecitazione della Provincia di un parere scritto da parte dei Comuni assenti il 16/12/2009 − e per quanto mi riguarda soprattutto quelli montani − auspico che la risposta sia di altro tenore, al fine di ragionare concretamente su cosa serve al nostro Territorio piuttosto che inseguire logiche politiche di parte che non producono alcun vantaggio alla collettività.
Rimane da ringraziare il personale e la dirigenza dell’Istituto Superiore di Sersale che in silenzio, con volontà e professionalità non votate al clamore politico, è concretamente impegnata per il miglioramento delle condizioni del luogo in cui si opera.


IL CONSIGLIERE
COLOSIMO PASQUALE

Scarica il 09-12-22 Comunicato chiusura IPSAA Belcastro.pdfdel comunicato.

Dal Quotidiano del 23 dicembre 2009:
La risposta del sindaco di Belcastro Ivan Ciacci.

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Commento da Rifondazione Sersale su 17 Gennaio 2010 a 17:02
Ci sono voluti 20 giorni ma coloro che abbiamo chiamato allo scoperto in questa vicenda sono usciti fuori:

Il Sindaco di Belcastro, Ivan Ciacci, si è deciso a spiegare le sue ragioni e ha ricevuto il mandato del consiglio comunale per indire una nuova conferenza dei servizi, continuando a criticare il merito e il metodo della precedente, nella quale (dove non si erano presentati nè lui, nè il sindaco di Petronà, né quelli di Cerva e Botricello) si era deciso lo spostamento a Sersale per salvare sia l'agraria che il Liceo. Qui di seguito la cornaca giornalistica. Dal Quotidiano del 16 Gennaio: 10-01-16 Agraria, Ciacci blocca tutto.pdf

L'Amministrazione Comunale di Sersale ha invece deciso di attaccare e criticare l'immotivata assenza degli altri sindaci del comprensorio su una questione così importante per i cittadini. Da Calabriaora del 16 Gennaio: 10-01-16 Agraria, il comune attacca.pdf


A noi continua a sembrare una faccenda di una chiarezza cristallina: l'unico modo per assicurare la sopravvivenza dell'IPSAA è il suo trasferimento a Sersale, salvando posti di lavoro, l'autonomia scolastica e garantendo una maggiore offerta formativa.
Dietro a tutti questi distinguo ci pare di scorgere interessi di campanile, legati magari alle prossime elezioni regionali. La scarsa attenzione prestata dal Presidente della Comunità Montana, Santino Bubbo, è ulteriormente allarmante.
Intanto docenti e alunni aspettano le risposte, per decidere dove e presso quale istituto iscriversi...

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