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Federazione della Sinistra: abbiamo bisogno di gambe per camminare

Roma, 5 dicembre 2009 - Nasce la Federazione della Sinistra.

Era una domanda di fondo di tutto il popolo di sinistra: basta scissioni, unità della sinistra. E sabato, al teatro Brancaccio a Roma, è nata la Federazione della Sinistra. Sicuramente molti sono i dubbi, le reticenze, le alchimie politichesche che saranno coinvolte in questo nuovo processo, ma è un percorso obbligato, e per due ragioni.
In primis, la richiesta da parte della gente, dei militanti e dei simpatizzanti di una maggiore unità del vasto campo della sinistra radicale, altermondialista e anticapitalista; e una minore autoreferenzialità della classe dirigente della sinistra.
La seconda ragione è più che altro di tipo politico-strategico: aumentare il peso specifico di tanti modi di intendere la sinistra e coordinare l'azione politica e la strategia comunicativa di un popolo di due milioni di persone che è rimasto praticamente senza rappresentanti e che viene costantemente oscurato in questa Italia in forte emergenza democratica.

Emergenza democratica e sociale, e capacità di elaborazione nel campo della sinistra, sono queste le esigenze che hanno spinto Rifondazione Comunista, Socialismo 2000, PdCI, Lavoro e Società e tante altre associazioni e movimenti di lotta ad aderire alla Federazione della Sinistra. Non una semplice sommatoria di partiti e partitini, ma una casa comune della sinistra di lotta. Non a caso i modelli per questa Federazione sono la Linke tedesca, Izquierda Unida e il Frente Socialista latinoamericano, soggetti in grado di trasformare l'onda lunga del movimento di Seattle in azione e cultura politica.

L'Italia sta vivendo una delle fasi più oscure della sua storia repubblicana. Come ha detto Moni Ovadia nel suo intervento al NO B-Day siamo intrappolati da 15 anni nei discorsi che riguardano una sola persona, ci hanno deformato il cervello a colpi di tv commerciale, hanno perfino modificato il linguaggio... non possiamo parlare di crisi o disoccupazione perchè si è antitaliani, non si può difendere gli immigrati perchè si è terroristi islamici, non possiamo parlare di legge Biagi e precarietà altrimenti si passa per brigatisti... qui è arischio non solo l'esistenza di una alternativa al berlusconismo... qui si rischia l'estinzione di un pensiero critico.

Per questa ragione abbiamo bisogno di dare vita alla Federazione della Sinistra. Abbiamo bisogno di adesioni a questo progetto, perchè esso è prima di tutto aggregazione di persone, partito sociale, sostanza di lotta. Abbiamo bisogno di esperienze e soggettività critiche - dall'associazionismo ai movimenti ambientalisti, femministi e glbt, dal mondo operaio a quello della scuola - per dare vita ad una nuova stagione di lotta. Per costruire il nostro mondo.

Qui di seguito pubblichiamo una lettera-appello di Paolo Ferrero a chiunque voglia aderire a questo progetto:

Cara compagna, caro compagno,

il nostro Partito arriva da un periodo molto travagliato: sconfitte elettorali, scissioni, e da un oscuramento dell’informazione che ci ha quasi fatto sparire dai mass media.

In quest’ultimo anno abbiamo lavorato a ricostruire il partito. Per la prima volta dopo tanti anni siamo riusciti a darci una gestione interna unitaria, in cui tutte le aree del partito collaborano, mentre parallelamente

stiamo ricostruendo l’intervento politico esterno. Lo abbiamo fatto in questi mesi ricostruendo il lavoro sociale del partito: a fianco delle lavoratrici e dei

lavoratori nelle lotte per la difesa del posto di lavoro, nel movimento dei precari, nelle battaglie ambientali e per l’acqua pubblica, con l’impegno nel terremoto e con la raccolta di firme per il referendum contro il lodo Alfano.

Lo abbiamo fatto costruendo dal basso il partito sociale, nelle mille forme di aggregazione e di solidarietà vertenziale a cui abbiamo dato vita sui territori.

Lo facciamo oggi con l’impegno concreto nella costruzione della Federazione della Sinistra, un processo unitario che partirà ufficialmente il 5 dicembre a Roma. Vogliamo mettere fine a troppi anni in cui i comunisti e

la sinistra di alternativa si sono continuamente divisi, facendoci perdere ogni credibilità. Vogliamo ripartire unendo le forze, per ridare credibilità alla costruzione di un polo politico di alternativa, dove far vivere il progetto

della rifondazione comunista. Una proposta unitaria che chiudendo la stagione delle continue divisioni, ridia una

speranza alla nostra gente.

Per fare tutto questo abbiamo bisogno di voi. Abbiamo bisogno di rivitalizzare Rifondazione Comunista e di renderla più forte. Non si tratta di un fatto testimoniale. La crisi capitalistica ha riaperto i giochi e oggi

concretamente ci troviamo di fronte al rischio di una svolta a destra, di cui il berlusconismo è l’espressione peggiore, fatta di ingiustizie e di guerra tra poveri: una vera e propria crisi di civiltà in cui tutti guardano al futuro

con paura, in cui i giovani sono immersi in una precarietà senza confini che toglie ogni speranza.

Noi lavoriamo per una uscita da sinistra dalla crisi, basata su maggior giustizia sociale, sull’allargamento della democrazia e su una riconversione sociale ed ambientale dell’economia. Per costruire l’alternativa abbiamo bisogno di più lotte ma anche di un Partito della Rifondazione Comunista e di una Federazione della Sinistra più forte.

Per questo ti scrivo. Non è oggi il tempo di stare a guardare, è il tempo di dare una mano per ricostruire una sinistra degna di questo nome e una presenza dei comunisti forte e autorevole.

Per questo ti propongo di iscriverti o re-iscriverti a Rifondazione; per ricostruire quel partito che ci ha fatto sperare e disperare ma di cui c’è, oggi più che mai, bisogno.


Un caro saluto,


Paolo Ferrero



Alcuni video del 5 dicembre:


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