Un nuovo modo di essere comunità. Un mondo nuovo.
Mio intervento pubblico del 21/4/2012 in occasione delle consultazioni elettorali del 6/7 Maggio 2012
Io sono prima di tutto un cittadino, per questo motivo, il primo obiettivo per me necessario e imprescindibile, è quello di trasmettervi più che possibile, il senso della mia partecipazione a questa consultazione elettorale.
Un senso, che attinge al volontariato, alla politica come impegno sociale che permea ogni ambito del nostro vivere insieme, del nostro essere comunità. Un senso che attinge ad un etica comportamentale senza compromessi, unita alla volontà di raggiungere obbiettivi sfidanti e utili al bene comune.
Da cittadino di Sersale mi ritrovo in questa lista, dove ho sentito e sento parlare di attenzione alla situazione di bilancio, onde evitare di aggravarla ancora più di quanto già non lo sia, dove si parla di rigore e nel contempo di sviluppo, dove si parla di ambiente e territorio, di eco sostenibilità, di equità sociale, di attenzione alle fasce più deboli specialmente in questo momento particolare di crisi, (PERCHE’ E’ BENE RICORDARE CHE, AL CONTRARIO DI QUANTO SI OSTINA A DIRE QUALCUNO, NON VA’ TUTTO BENE, MAGARI CHIEDENDO UN PO’ IN GIRO, ALLE PERSONE CHE VIVONO NEL MONDO REALE, FACILMENTE SI PUO’ AVERE CONFERMA DI QUESTO FATTO, CIOE’ – CHE NON VA TUTTO BENE)
Si ha la netta sensazione di precarietà in qualunque ambito, nulla è più certo, nulla è più un diritto, i servizi sono praticamente morti. Anche qui da noi, si assiste alla morte dei servizi, che è avvenuta e sta avvenendo nel silenzio assordante di chi amministra
Abbiamo assistito e assistiamo allo svanire del servizio postale, non si riceve più posta e ci si ritrova con la propria utenza staccata per non aver potuto pagare la bolletta.
Abbiamo assistito alla soffertissima realizzazione di parte della strada promessa, più che una strada quest’inverno è stata una via crucis, per avere qualche notizia di prima mano in merito alla sua realizzazione, alla tempistica, siamo dovuti ricorrere ad una petizione popolare.
Abbiamo assistito, al lento scemare dei collegamenti pubblici verso il capoluogo, verso l’università di Cosenza, l’unico rumore che abbiamo udito è stato quello fatto dai genitori esasperati.
Abbiamo assistito al fiorire di ulteriori antenne telefoniche di fianco a quella già esistente sul monte crozze.
Abbiamo assistito alla scomparsa di un minimo servizio di raccolta differenziata, che aveva iniziato perlomeno ad educarci alla differenziazione. Ma tranquilli, ora riprende.
Assistiamo alla situazione del traffico e dei parcheggi che penso, non debba essere io a descrivere, è sotto gli occhi di tutti.
Oggi, a questo silenzio assordante, subentra, una presenza assordante, ma questo è il miracolo delle elezioni, quasi come il miracolo di San Gennaro, ma almeno quello avviene una volta all’anno……… a questo punto, qualcuno auspica la stessa cadenza temporale per le elezioni.
Ma torniamo a noi
dicevo, mi ritrovo da cittadino all’interno di questa lista dove ho l’entusiasmo e la presunzione di promuovere anche ulteriori progetti, ulteriori idee.
Le proposte di cui parlo e che porto nella lista, nascono da un gruppo di persone che dedicano parte del loro tempo e della loro professionalità ad elaborare progetti di sviluppo per questo territorio, affinchè si possano cogliere opportunità, creare occupazione, trasformare in modo sostenibile ma produttivo il nostro paese, bene !!! le loro idee, sono le mie idee, io ho colto solo l’occasione di questa consultazione elettorale per assumermi l’onere di portarle avanti.
Lo sappiamo tutti, questi sono i momenti delle promesse, mai come in questi momenti, si promette , e si promette di tutto, quindi, perché no !!! voglio anche io calarmi appieno in questa atmosfera di promesse, con un'unica particolarità, le promesse non le farò ai singoli componenti di una comunità, perché non si devono individuare furbescamente le singole esigenze ma individuare le esigenze della collettività e con umiltà e onestà, fare il massimo per realizzarle, quindi ecco la promessa:
MASSIMO IMPEGNO NELLA REALIZZAZIONE DI UN PROGETTO INTEGRATO DI TRASFORMAZIONE URBANA E RURALE CHE POSSA ATTIRARE SOGGETTI DISPOSTI A SCOMMETERE E INVESTIRE SUL NOSTRO TERRITORIO
Integrato perché, tutte le forze, le potenzialità, le energie, le idee, le peculiarità paesaggistiche, debbono convergere verso l’obbiettivo comune di crescita e sviluppo.
innumerevoli sono i paesi in Italia, che grazie ad un sapiente e moderno sfruttamento delle proprie risorse, hanno invertito la rotta, hanno arrestato l’emorragia di emigrazione. Sappiate quindi, che in ogni caso, vittoria o sconfitta che sia, noi, non smetteremo di dedicarci a questo progetto, in modo completamente disinteressato e sfido chiunque a dimostrare il contrario.
Insieme, non sogniamo opere faraoniche, ma l’introduzione di strumenti che concretamente, possano agevolare lo sviluppo del nostro territorio, senza stravolgerlo, ma rispettandolo in tutta la sua bellezza, tuttavia sfruttandolo con la speranza che, possa dar da mangiare ai nostri figli, così come in altro modo ed in altri tempi ha dato da mangiare ai nostri padri.
DOBBIAMO PERSEGUIRE UN VERO E PROPRIO
“piano strategico di comunità”.
Da anni parliamo di sviluppo territoriale e di come generarlo, noi vogliamo mettere a fuoco un’idea di sviluppo condivisa di questo nostro territorio e seguirne il processo insieme a tutta la comunità.
confrontiamoci guardando al territorio affinché si possano cogliere le diverse opportunità. Una attenta analisi dei punti di forza del nostro territorio, farà si che possiamo mettere in vetrina ciò che la natura stessa o la nostra storia ci ha donato. UNA QUALUNQUE BELLEZZA PAESAGGISTICA, NON INSERITA IN UN PROGETTO INTEGRATO DI SVILUPPO, DIFFICILMENTE RIUSCIRA’, QUALUNQUE SIA IL NUMERO DI TURISTI CHE ATTIRA , A DARE LA SVOLTA IN TERMINI DI SVILUPPO LOCALE SOCIALE E OCCUPAZIONALE ??????
Evidentemente, qualcosa non ha funzionato, forse, dico forse, è mancata l’integrazione o la corretta pianificazione o la progettualità di cui ho parlato prima ????
Ci parlano di
PSR (Piano di Sviluppo Rurale),
PISL (Piano Integrato per lo sviluppo Locale), ma io mi chiedo e chiedo a voi, davvero dobbiamo credere che lo sviluppo locale di un territorio nasca e cresca con la realizzazione di un centro di accoglienza turistica nell’area Vallone e non invece con un piano strategico di sviluppo locale che metta insieme tutte le caratteristiche del territorio a partire dal centro storico e dall’ambito rurale?
Mi chiedo e chiedo a voi, possibile che non ci siano state, le occasioni per poter entrare nel circuito dei fondi Europei per lo sviluppo territoriale ????
Perché, non sono stati mai presentati piani integrati di sviluppo locale ????
NOI A QUESTO STIAMO LAVORANDO, abbiamo analizzato, ipotizzato le possibili azioni da intraprendere affinchè si possano raggiungere gli obbiettivi prefissati che sono : Occupazione, Benessere Sociale, Attrazione degli investimenti e competitività territoriale.
A questo scopo abbiamo deciso di focalizzare l’attenzione ad alcuni ambiti specifici del nostro territorio: il centro storico, il patrimonio architettonico rurale, la formazione di una rete di personalità che stanno portando con se il nome “Sersale” in ogni parte del mondo e la centralità di Sersale rispetto ai territori del Catanzarese.
Il centro storico perché rappresenta il nostro passato, ma può divenire il nostro futuro. Un ambito caratterizzato da piazze,slarghi e da abitazioni pubbliche e private che valorizzati e messi a sistema potrebbero liberare un grande valore aggiunto al territorio.
Il patrimonio rurale nel quale promuovere processi per qualificare il territorio improntato ai principi della sostenibilità, e della valorizzazione in termini economici e sociali.
In questo percorso debbono essere coinvolti tutti, cittadini, associazioni, enti, istituzioni, e operatori economici opportunamente attratti da progetti credibili in termini occupazionali e di sviluppo sociale eco-compatibile. Un coinvolgimento attivo, per dare gambe alle idee e alle proposte che si individueranno.
Grazie a dio, il capitale umano e le professionalità indiscutibilmente le abbiamo, ma è necessario CHE CRESCIAMO DI NUMERO ed è necessaria una amministrazione comunale collaborativa con la quale si instauri la facilità di dialogo nonché un abbattimento dei tempi di avvio delle attività che potrebbero nascere.
Quindi progettare per attrarre investimenti, di imprese ma anche di eventi sportivi,culturali e fieristici purchè questi siano inseriti in una logica di lungo periodo e non lascino ai territori “eredità” ingombranti da gestire.
Tutto questo, nella trasparenza, per garantire la quale, io auspicherei la costituzione di una “commissione ambiente e territorio” e perché no!!!! Lavori pubblici.
Quindi:
Perché non parlare del Recupero e della rimessa in funzione dei "Pastillari" e dei "Frantoi Rurali" magari per la creazione di una filiera del prodotto tipico biologico e con percorsi enogastronomici ricettivi e ristorativi ?
Perché non parlare del Recupero e della rimessa in funzione dei "Borghi Rurali" per attività ricettiva e per laboratori di ricerca ? in altre parti d’italia è stato fatto (Il Borgo rurale Marcaglione ad esempio,recuperato, potrebbe diventare un'incubatore di ricerca per l'agricoltura).
Perché non parlare della Rivitalizzazione del "Centro Storico di Sersale", creando un catasto degli immobili disabitati o inutilizzati per la fomazione di un "Bando Internazionale per l'assegnazione in comodato d'uso gratuito di case-botteghe per giovani Artisti e Artigiani Europei"e di un bando riservato ai giovani residenti nei Paesi della Valle del Crocchio per la creazione di attività artigianali ?
Perché non parlare della Creazione di un'agenzia di gestione di questo progetto per l’attrazione di investimenti da parte di Aziende, agenzia da localizzarsi nel territorio di Sersale ?
Perché non parlare del Recupero dei Boschi Comunali tramite un piano di gestione forestale basato sulla selvicoltura sistemica ?
Perché non parlare della Ricostituzione dell’ integrità agricola realizzando un fondo dato in concessione gratuita a 10/20/30 anni da assegnare a giovani potenziali imprenditori agricoli che magari possano grazie ad un percorso guidato costituire cooperative di trasformazione e commercializzazione di prodotti di qualità superiore ?
Perché non parlare della Pianificazione e realizzazione di un distretto industriale della lavorazione del legno che possa attrarre società esterne per la sottoscrizione di contratti di fornitura ad esempio di semilavorati ?
E questo è solo parte di ciò che possiamo avviare, grazie alla nostra progettualità, alla nostra volontà, ma soprattutto grazie a quello che già abbiamo e che dobbiamo solo sfruttare. Siamo noi che generando sviluppo all’interno del nostro territorio TUTTI INSIEME possiamo avere un futuro ponendo la fondamenta affinchè Sersale e tutta l’area del Catanzarese non diventino paesi fantasma, senza giovani, poiché i nostri figli sono già costretti ad emigrare come se l’emigrazione fosse inscritta come una condanna nel nostro DNA, impediti ad utilizzare il proprio sapere sul proprio territorio.
Come ho detto prima, innumerevoli sono in italia gli esempi della riuscita di questo genere di progetti:
Un’esempio tra tanti è la Società di Sviluppo Locale della Provincia di Sondrio, la quale facendosi proponente di progetti di sviluppo ha generato un meccanismo di crescita del territorio, irreversibile.
L’Ecovillaggio Torri Superiore vicino a Ventimiglia: all'inizio degli anni novanta, dopo un lunghissimo periodo di abbandono, viene recuperato secondo regole di rispetto ambientale e territoriale.
La Cittadella telematica: a Colletta di Castelbianco, vicino a Savona in cui si è dato vita ad un massiccio intervento di restauro e alla dotazione di sofisticate e avanzate strutture informatiche e tecnologiche.
A Santo Stefano di Sessanio in provincia dell'Aquila. Dove un giovane imprenditore, ha acquistato alcuni anni fa, molti edifici del centro storico, li ha ristrutturati con criteri rigorosi e assolutamente eco-compatibili con il tessuto storico-architettonico e ne ha fatto un albergo diffuso. Grazie a questo intervento non solo il borgo è diventato una meta di turismo colto e responsabile ma è anche considerato esempio di sviluppo sostenibile. Noi del Master Plan di Sersale ci stiamo informando sui criteri che hanno guidato questo progetto che è diventato anche un caso di studio.
A Ischia di Castro, borgo in provincia di Viterbo, un imprenditore, ha comprato alcuni resti di edifici in rovina nel centro storico del paese. Un lungo, ricercato e accurato lavoro di ristrutturazione si è concluso con il recupero di un borgo dentro il borgo: un gruppetto di case che hanno ridato vita ad uno scorcio del paese altrimenti destinato a morire.
L’ELENCO E’ PIU’ LUNGO DI QUANTO SI POSSA IMMAGINARE.
Quindi, possiamo tentare anche noi di percorrere questa strada, diversamente, dobbiamo continuare a ragionare in termini di attesa, di assistenza,
ma stiamo attenti perché anche se è vero che l’economia è ciclica, le politiche nazionali sono cambiate, l’assistenzialismo non viene premiato, (non esisterà un’altra ondata di assunzioni come avvenne negli anni 60/70 nell’attuale A.FO.R ).
E stiamo attenti, perché questa è forse l’ultima opportunità di costruire un futuro a Sersale.
Le opere fatte fin’ora sono tutte belle, piene di colori e di speranze, ma purtroppo non essendo messe all’interno di un disegno e di un piano d’azione per lo sviluppo generale del territorio non generano sistema e rimangono delle opere incompiute o completate e inutilizzate o malamente utilizzate per lo scopo dello sviluppo sociale, occupazione e culturale.
Capisco la diffidenza che il modo di fare politica ha ingenerato nell’opinione pubblica.
Capisco, ma dobbiamo mettere da parte la diffidenza e partecipare.
E se riusciamo in questo sforzo, non io, ma tutti noi, possiamo dare un futuro ai nostri figli, che già a vent’anni hanno perso le speranze, per fare questo dobbiamo innanzi tutto dire.
BASTA ALLA POLITICA CON LA P MINUSCOLA
Sembra assurdo parlare di futuro in questi tempi così critici, ma una cosa penso sia vera, e cioè, ogni momento di crisi ha in se il germe della rinascita, LAVORO, QUI, A SERSALE, affinchè termini una volta per tutte il rito delle promesse pre-elettorali seguite come sempre dalle delusioni post-elettorali, questo per me si chiama SCIACALLAGGIO!!!!!!!!!!!!!!!! ed è per questo che io non prometto nulla, anzi posso cominciare a dire noi non promettiamo nulla, ma chiedo a voi presenti, FATEVI VOCE di questo movimento, di questo incubatore dinamico per lo sviluppo locale.
L’ALTERNATIVA A QUELLO CHE HO APPENA DESCRITTO, SI CHIAMA SOPRAVVIVENZA
Voglio chiudere con una sfida, su due fronti:
Alla vecchia generazione voglio dire : quasi tutti siete genitori o siete nonni, ragionate su quale sia l’unica possibilità affinchè i vostri figli o i vostri nipoti possano realizzare le proprie ambizioni sul territorio.
Alla nuova generazione dico di mettersi in gioco in modo autonomo partecipando attivamente alla realizzazione di questo progetto e di pensare che nel nostro territorio non esistono industrie o altre forme di occupazione di massa, se non la piccola pubblica amministrazione che abbiamo (il comune) la cui pianta organica è già ampiamente soddisfatta., e che in qualsiasi altra parte d’Italia le condizioni occupazionali non sono floride.
Per cui ragionate e riflettete, se questo progetto del Master Plan di Sersale, che noi chiamiamo dinamico perché in evoluzione, con il vostro aiuto e le vostre idee decolla definitivamente, la sfida è vinta, non voglio chiamarla speranza perché la speranza forse è nell’animo degli sconfitti che aspettano solo che dall’alto arrivi il politico di turno ad elemosinare un posto di lavoro.
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Mio intervento previsto per il 3/5/2012 e mai effettuato a causa del lutto che ha colpito il nostro amico candidato Francesco.
La reazione al mio intervento precedente, nel quale ho parlato di un progetto di sviluppo territoriale era a dire il vero abbastanza scontata: fantasie, utopie irrealizzabili, materiale scaricato da internet, me lo aspettavo, è il solito disco rotto, svilire le idee buone, tagliare le gambe alle possibilità di sviluppo comunitario, forse perchè lo sviluppo e le opportunità debbono essere solo di qualcuno e non di tutti.
Mi sono rivolto la volta scorsa e mi rivolgo oggi a tutti voi, ma soprattutto ai giovani, ai quali non si possono dire menzogne, i giovani intuiscono subito la verità, la percepiscono. Guai a dire la menzogna ad un ragazzo, la coscienza non avrebbe pace.
Quindi sfrutterò questo tempo che mi è concesso per cercare di attenermi ai fatti, incontestabili, per farvi capire come le occasioni di sviluppo non sono state colte dall’amministrazione uscente.
Ripercorriamo brevemente quello di cui ho parlato io la volta scorsa, ribadendo che “le proposte di cui parlo nascono da un gruppo di professionisti seri e preparati, cervelli della nostra terra, che amano la nostra terra, che dedicano parte del loro tempo ad elaborare progetti di sviluppo territoriale. Alcuni sono nostri compaesani, gente che vi ha già parlato di opportunità legate al parco, di costituzione di consorzi forestali, di iniziative per la realizzazione dell’igp.
Ma ci sono anche corregionali come un professore universitario di cui ometterò il nome, autorevole esperto di Architettura, progettazione paesistica, parchi, ecologia del paesaggio, E UDITE UDITE, MEMBRO DELLA COMMISSIONE CHE ESAMINA I PIANI DI SVILUPPO PRESENTATI, che dopo aver visitato nel 2004 il nostro paese ed il nostro territorio, rimanendone affascinato, aveva manifestato l’intenzione di avviare uno studio di sviluppo su Sersale e sul suo territorio, PENSATE, IL MASSIMO ESPERTO DI PIANIFICAZIONE E SVILUPPO TERRITORIALE ITALIANO E FORSE EUROPEO, DISPONIBILE A SPENDERSI PER IL NOSTRO TERRITORIO, CHIARAMENTE IN COLLABORAZIONE E SINERGIA CON TUTTI I PROFESSIONISTI PRESENTI SUL TERRITORIO. tutto ciò a patto che l’amministrazione manifestasse interesse a tutto questo. Non c’è bisogno che vi dica se la manifestazione di interesse c’è stata oppure no…………………lascio a voi la risposta !!!!!!
Sinceramente, dire ad un professionista del genere con 50 anni di esperienza o agli amici professionisti di Sersale, dire loro che abbiamo inseguito fantasie irrealizzabili, mi sembra troppo.
GIA’ DA ALLORA, LE IDEE DI SVILUPPO CHE VI HO ESPOSTO IN QUESTI GIORNI, AGLI OCCHI DELL’AMMINISTRAZIONE USCENTE ERANO “FANTASIE IRREALIZZABILI”.
Di un progetto di sviluppo caparbiamente presentato da qualcuno nel 2008, se ne è utilizzato uno stralcio per far inserire Sersale, nel catalogo nazionale dei paesaggi rurali, cosa che si realizza senza che nessun cittadino ne sappia nulla. CHI DI VOI LO HA SAPUTO ??????
PECCATO CHE LA SOLA PRESENZA DI SERSALE IN QUESTO CATALOGO, NON FA SVILUPPO !!!!!!!!
Quanti finanziamenti potevano arrivare sul territorio, con i Piani di sviluppo giusti, anche grazie alla vicinanza dell’attuale amministrazione alla politica provinciale e regionale ed invece ci ritroviamo con un centro di accoglienza turistica su terreno di riporto nell’area ponte che da solo, POVERINO non potrà mai fare sviluppo.
Sfruttando al meglio i piani di sviluppo, Regioni come la Puglia stanno facendo passi da gigante nella pianificazione strategica del territorio, dove un lavoro come questo definito COPIA/INCOLLA da qualcuno, ha portato un’ambito territoriale simile al nostro alla ribalta del turismo Mondiale facendo si che una regione in decadenza sociale e occupazionale, sia divenuta oggi la regione con crescita maggiore, (20% in più di export rispetto al resto d’Italia).
RIECCOMI QUINDI A RIPORTARE ESEMPI CHE COME GIA’ SUCCESSO LA VOLTA SCORSA, PROVOCHERANNO RISOLINI SARCASTICI.
CONTINUERANNO A PARLARE DI FANTASIE, UTOPIE IRREALIZZABILI.
NON DOBBIAMO DISTURBARE IL MANOVRATORE CON QUESTI SOGNI AD OCCHI APERTI.
Amici il nostro ambito territoriale poteva fare lo stesso, se solo il Comune di Sersale avrebbe captato la possibilità di innescare un processo di sviluppo locale strategico dal basso come invece con tutte le nostre forze faremo noi.
Quindi, amici della compagine avversa, non le qualificate come utopie, perché, viviamo in una terra, dove, Sì, ogni singolo sogno diventa irrealizzabile, ogni proposta di crescita, sembra irraggiungibile, tutto è difficile, ma rifiutare le opportunità perdonatemi, mi sembra un suicidio.
E’ semplice girare il paese con un gazebo parlando del futuro, anziché elencare alla gente le opportunità perse per uno sviluppo di comunità, è stato un suicidio non presentare progetti di sviluppo nel piano di programmazione 2007/2013.
Se vi procurate il bollettino ufficiale della regione calabria n° 32 supplemento straordinario 1 del 12 agosto 2011, e andate a pagina 6585 scoprirete che
Si potevamo presentare progetti per i seguenti capitoli:
1) SISTEMI DI MOBILITA’ INTERCOMUNALE (in verità, in riferimento a questo capitolo si è progettato, uno pseudo PISL con la provincia capofila, per andare in soccorso alla già più che famosa strada Sersale-Cropani, per il tratto Animalonga-Cropani, come se i soldi già spesi, non fossero sufficienti, altri 1,3 milioni oltre ai 13,5 già spesi). Ma questo non è un progetto di sviluppo. Noi invece parliamo ad esempio di piste ciclabili di interconnessione nell’asse Zagarise Petronà
2) SISTEMI TURISTICI LOCALI (anche qui è stato progettato in realtà, ma cosa, l’altrettanto famoso centro di accoglienza, sulle cui fragili spalle, dovrà secondo loro basarsi lo sviluppo). Ma questo non è un progetto di sviluppo. Noi parliamo ad esempio di recupero ed attenzione ai boschi comunali con un piano di gestione della selvicoltura sistemica, amici non ci dimentichiamo che la nostra identità e la nostra vocazione è SILANA.
3) SISTEMI PRODUTTIVI LOCALI . Noi parliamo di rimessa in funzione dei borghi rurali.
4) DISTRETTI AGROALIMENTARI. Noi parliamo di fondi agricoli dati in gestione a giovani potenziali imprenditori agricoli.
5) DISTRETTI RURALI e noi abbiamo parlato di Pastillari e frantoi rurali.
6) PROGETTI DI CONTRASTO ALLO SPOPOLAMENTO e noi abbiamo parlato di bandi per l’assegnazione in comodato d’uso gratuito di case bottega nel centro storico
7) AZIONI DI RECUPERO E VALORIZZAZIONE DEI BORGHI DI ECCELLENZA e noi abbiamo ampiamente parlato anche di questo
Persa questa ennesima occasione, noi del master plan di Sersale e della lista di centro sinistra, ci concentreremo sul terzo periodo di programmazione comunitaria per i piani POR 2013/2019 dove sicuramente la Calabria farà parte dell’obbiettivo 1, ed in esso inseriremo i nostri progetti di sviluppo.
- CI FAREMO PROMOTORI DI PROGETTI DI SVILUPPO E PROGETTEREMO COME COMUNE CAPOFILA, INTERAGENDO SE POSSIBILE CON I COMUNI DI (PETRONA’, CERVA, ZAGARISE, CROPANI)
- CERCHEREMO CON CAPARBIETA’ DI ATTIRARE INVESTIMENTI PRIVATI.
E CON QUESTO SPERO FINALMENTE DI AVERE FUGATO I SOSPETTI DI FANTASIA E DI LONTANANZA DALLA REALTA’
E GIUSTO PER ESSERE CONCRETO, VI DICO CHE UN ALTRO MIO IMPEGNO, SARA’ QUELLO DI FAR ENTRARE SERSALE, NEL PATTO DEI SINDACI, I CUI FIRMATARI A LIVELLO EUROPEO, PUNTANO A RIDURRE LE EMISSIONI DI C02 NEL LORO TERRITORIO DEL 20% ENTRO IL 2020.
RICEVENDO IN CAMBIO, SOSTEGNO A LIVELLO DI PROMOZIONE, ORIENTAMENTO MA ANCHE A LIVELLO FINANZIARIO, ALLO SCOPO DI RAGGIUNGERE QUESTO OBBIETTIVO
consideriamo la progettazione di sviluppo territoriale così valida e foriera di risultato, che auspicheremmo un accordo bipartisan tra le forze politiche, per perseguirne le finalità, ed in caso di vittoria, pretenderemo di essere incalzati come vi garantisco che da sconfitti incalzeremmo l’amministrazione vincente.
Di progetto di sviluppo territoriale, si parlerà a Sersale, ve lo garantisco. Penso che anche i chiari interventi di Antonio Borelli e Francesco Perri dell’altra sera fughino ogni dubbio in proposito.
Giovani di Sersale, io vi dico di chiedere, di pretendere lo sviluppo, di partecipare voi stessi a questo progetto, disturbate pure il manovratore, non date pace a chi vi governa, perché chi vi governa è al vostro servizio, e non il contrario.
Ve lo ripeto
CHI VI GOVERNA E’ AL VOSTRO SERVIZIO, E NON IL CONTRARIO
Non viviamo di fantasia, siamo ben coscienti del periodo storico infausto che stiamo attraversando.
Finita questa competizione elettorale, chiunque vinca sia il sindaco di tutti e non solo dei propri elettori, dei propri amici.
Basta ingiustizie sociali, di questi tempi, anche la nomina di scrutatori da eseguirsi solo e soltanto tra i più bisognosi tra i disoccupati e non in cambio di un voto, è doverosa, è un obbligo morale verso la nostra coscienza. Anche la restituzione di un canone di depurazione dell’acqua pagato dai cittadini e non dovuto, secondo una sentenza della corte costituzionale, perché all’epoca non vi era depurazione, diventa un obbligo da assolvere in questi tempi di crisi, ed invece, nulla, silenzio!
Mi sembra cari amici della amministrazione uscente, che si sia fatto molto rumore, quando invece era richiesta sobrietà, e mi riferisco a: pergamene, cerimonie, inaugurazioni, premiazioni.
E che si sia fatto invece, molto silenzio, quando invece bisognava gridare forte, e mi riferisco ai problemi quotidiani della gente che avete amministrato, al loro futuro, problemi dinanzi ai quali noi non volgeremo lo sguardo, non chiuderemo gli occhi, non ci tureremo le orecchie, ma uniremo alla loro voce, la nostra voce e alle loro domande, ci sforzeremo sempre di dare risposte.
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